La corte della carta
La Corte della Carta è un’associazione culturale, laboratorio artistico ed officina di idee che nasce per indagare la “materia carta” in arte, artigianato, teatro e percorsi didattici. Nasce a Milano nel 2008 e da anni collabora con biblioteche, scuole, spazi ludici, comuni ed altre associazioni e cooperative del territorio Lombardo. L’associazione opera attraverso animazioni, spettacoli e laboratori. Tra i componenti dell’associazione ci sono bibliotecari, atelieristi, insegnanti ed attori.
Abbiamo scelto di chiamarci “La Corte della Carta” perché in un “cortile” la condivisione di competenze fa in modo che i “cortigiani-abitanti” possano raccontarsi e condividere momenti attraverso laboratori teatrali, ludici e creativi, sperimentando la flessibilità della materia carta e le competenze di ognuno.
La scelta della carta nasce dalle caratteristiche di un materiale così povero e ricco allo stesso tempo. E’ accessibile a tutti, dal piccolo paese alla grande città, ci permette di lavorare sul recupero delle tradizioni che in una grande città come Milano si vanno perdendo, ci permette una manipolazione artigianale che porta alla creazione di oggetti d’arte e di artigianato, ci permette di giocare, e di recuperare un tempo per il gioco. Nella carta si nascondono le storie, che possono essere raccontate, lette o messe in scena, scritte e disegnate. Si nascondono oggetti pronti a diventare personaggi. Il teatro di figura in particolare è un ambito di ricerca per soci della corte, che si sono formati partecipando ai seminari tra cui quelli promossi dal Teatro del Corvo con Natale Panaro, Bruno Leone, Tinin Mantegazza, Albert Bagnò e Gigi Gherzi con il Teatro degli Incontri. Poi il felice incontro con i Bread and Puppet di Peter Shumann. Da queste frequentazioni nasce l’amore per i materiali “semplici” utilizzati come “cantastorie”.
La pedagogia, l’arte e l’artigianato sono gli ambiti di ricerca che ci interessa indagare e sperimentare, contaminandoci e contaminando i paesi e le città che abitiamo.
Abbiamo scelto di chiamarci “La Corte della Carta” perché in un “cortile” la condivisione di competenze fa in modo che i “cortigiani-abitanti” possano raccontarsi e condividere momenti attraverso laboratori teatrali, ludici e creativi, sperimentando la flessibilità della materia carta e le competenze di ognuno.
La scelta della carta nasce dalle caratteristiche di un materiale così povero e ricco allo stesso tempo. E’ accessibile a tutti, dal piccolo paese alla grande città, ci permette di lavorare sul recupero delle tradizioni che in una grande città come Milano si vanno perdendo, ci permette una manipolazione artigianale che porta alla creazione di oggetti d’arte e di artigianato, ci permette di giocare, e di recuperare un tempo per il gioco. Nella carta si nascondono le storie, che possono essere raccontate, lette o messe in scena, scritte e disegnate. Si nascondono oggetti pronti a diventare personaggi. Il teatro di figura in particolare è un ambito di ricerca per soci della corte, che si sono formati partecipando ai seminari tra cui quelli promossi dal Teatro del Corvo con Natale Panaro, Bruno Leone, Tinin Mantegazza, Albert Bagnò e Gigi Gherzi con il Teatro degli Incontri. Poi il felice incontro con i Bread and Puppet di Peter Shumann. Da queste frequentazioni nasce l’amore per i materiali “semplici” utilizzati come “cantastorie”.
La pedagogia, l’arte e l’artigianato sono gli ambiti di ricerca che ci interessa indagare e sperimentare, contaminandoci e contaminando i paesi e le città che abitiamo.