Crónicas desde Italia
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In questi mesi estivi il gruppo di adolescenti guidato da La Corte della Carta ha iniziato la sua ricerca sul campo, studiando, incontrando e infine intervistando persone del territorio che hanno una posizione significativa sui temi legati al progetto.
Per prima abbiamo incontrato Susan Dutton, un'artista americana che vive in un paesino nella provincia di Cremona. L'abbiamo scelta perché nel suo lavoro denuncia senza mezzi termini la condizione della donna come sfruttata, straniera, artista, innamorata non corrisposta e anziana utilizzando la pittura, il video e l'installazione per raccontarsi. Il nostro secondo ospite è stato un attore delle Nina's Drag Queens, compagnia teatrale che mette in scena il rovesciamento dei ruoli che porta a trasformare personaggi maschili in personaggi femminili, usando un'arma espressiva semplice e spiazzante, creando una piccola rivoluzione sul palcoscenico ma anche nello spettatore. Infine abbiamo intervistato Sumaya Abdel Quader, giordana di nascita e assessora al comune di Milano, con il suo impegno ha contribuito a sviluppare dei progetti volti al contrasto della violenza di genere e delle discriminazione delle donne, occupandosi di cultura, pari opportunità e diritti civili. Abbiamo anche consolidato il rapporto con la libreria Aribac di Milano (iniziato in un precedente progetto Erasmus+), la quale ci supporta nella ricerca con una bibliografia sul tema e mettendo i propri spazi a disposizione. Contemporaneamente abbiamo stretto legami con alcune figure con le quali collaboreremo nei prossimi mesi (per esempio il collettivo Le Pupazzare di Milano e la scrittrice/artista Marzia Alati) Ci siamo accorte di quanto il panorama italiano sia ricco di esempi virtuosi di impegno sociale e lotta per eliminare le discriminazioni di genere attraverso l'arte, sia a livello individuale che collettivo.
Let's go girls!
Per prima abbiamo incontrato Susan Dutton, un'artista americana che vive in un paesino nella provincia di Cremona. L'abbiamo scelta perché nel suo lavoro denuncia senza mezzi termini la condizione della donna come sfruttata, straniera, artista, innamorata non corrisposta e anziana utilizzando la pittura, il video e l'installazione per raccontarsi. Il nostro secondo ospite è stato un attore delle Nina's Drag Queens, compagnia teatrale che mette in scena il rovesciamento dei ruoli che porta a trasformare personaggi maschili in personaggi femminili, usando un'arma espressiva semplice e spiazzante, creando una piccola rivoluzione sul palcoscenico ma anche nello spettatore. Infine abbiamo intervistato Sumaya Abdel Quader, giordana di nascita e assessora al comune di Milano, con il suo impegno ha contribuito a sviluppare dei progetti volti al contrasto della violenza di genere e delle discriminazione delle donne, occupandosi di cultura, pari opportunità e diritti civili. Abbiamo anche consolidato il rapporto con la libreria Aribac di Milano (iniziato in un precedente progetto Erasmus+), la quale ci supporta nella ricerca con una bibliografia sul tema e mettendo i propri spazi a disposizione. Contemporaneamente abbiamo stretto legami con alcune figure con le quali collaboreremo nei prossimi mesi (per esempio il collettivo Le Pupazzare di Milano e la scrittrice/artista Marzia Alati) Ci siamo accorte di quanto il panorama italiano sia ricco di esempi virtuosi di impegno sociale e lotta per eliminare le discriminazioni di genere attraverso l'arte, sia a livello individuale che collettivo.
Let's go girls!
Il progetto prosegue: intervistiamo le “Muse”!
Dopo la bellissima esperienza dell’interscambio, il nostro lavoro non si è fermato! Infatti, abbiamo preso contatto con le altre muse da intervistare: Simona Gavioli e Marzia Alati. Simona l’abbiamo conosciuta durante l’interscambio: ci ha fatto da guida nel quartiere di Lunetta, a Mantova e il suo entusiasmo e la sua grinta ci hanno affascinate. Simona è critica e curatrice d’arte, oltre che docente d’arte; quindi, ci ha portato il punto di vista non di un’artista, ma di una professionista che lavora con l’arte a livello organizzativo e divulgativo. Della sua intervista ci hanno sorprese la sua grande energia e la sua grande stima per sua nonna, figura di riferimento per la sua crescita.Marzia, invece, l’abbiamo conosciuta in occasione della presentazione del suo libro “Guidate dal Vento” e abbiamo trovato il suo progetto molto interessante: l’idea di raccogliere e raccontare le esperienze di tante donne, accomunate da una spinta al cambiamento, ci ha ispirate e ci ha fatto riflettere sul tema del femminile insito in tutte (e tutti) noi.
Dopo la bellissima esperienza dell’interscambio, il nostro lavoro non si è fermato! Infatti, abbiamo preso contatto con le altre muse da intervistare: Simona Gavioli e Marzia Alati. Simona l’abbiamo conosciuta durante l’interscambio: ci ha fatto da guida nel quartiere di Lunetta, a Mantova e il suo entusiasmo e la sua grinta ci hanno affascinate. Simona è critica e curatrice d’arte, oltre che docente d’arte; quindi, ci ha portato il punto di vista non di un’artista, ma di una professionista che lavora con l’arte a livello organizzativo e divulgativo. Della sua intervista ci hanno sorprese la sua grande energia e la sua grande stima per sua nonna, figura di riferimento per la sua crescita.Marzia, invece, l’abbiamo conosciuta in occasione della presentazione del suo libro “Guidate dal Vento” e abbiamo trovato il suo progetto molto interessante: l’idea di raccogliere e raccontare le esperienze di tante donne, accomunate da una spinta al cambiamento, ci ha ispirate e ci ha fatto riflettere sul tema del femminile insito in tutte (e tutti) noi.
Il progetto europeo MUSƏS incontra l’autrice Marzia Alati
“Otto donne, come i principali venti della Rosa dei venti. Otto progetti portati avanti con pazienza e determinazione da cooperanti, imprenditrici, artiste, insegnanti, professioniste e madri. Un intreccio di storie ed esperienze, “guidate dal vento”. Nella prospettiva di tornare a pensare matriarcale, di liberare quel femminile che appartiene a tutti e che ci unisce nelle diversità, dove ognuno è maestro e si cresce insieme, costruendo un divenire di rigenerazione”.
Marzia Alati, educatrice, operatrice artistica/teatrale, formatrice, ha incontrato e raccolto le esperienze di otto donne nel suo libro “Guidate dal Vento. Donne che generano cambiamento” ed è sempre ben felice di poter raccontare il percorso che l’ha condotta a realizzare questo libro, gli intrecci e le storie che lo compongono.
La Corte della Carta, nell’ambito del progetto europeo Muses erasmus+, con la preziosa collaborazione di Libreria Aribac, ha proposto un incontro con Marzia aperto al pubblico, durante il quale l’autrice ha presentato il suo libro e stimolato la condivisione tra i e le partecipanti, anche attraverso la proiezione di un video, l’esposizione di opere di fotocollage e un breve workshop di scrittura condivisa. L’intento, attraverso l’intreccio del progetto Muses con l’esperienza di Marzia, è stato quello di arricchire la riflessione sugli stereotipi di genere, valorizzando gli aspetti legati al fare comunità, alla sorellanza e alla forza della cooperazione.
L’incontro si è svolto sabato 13 novembre 2021, dalle ore 17:00, presso Libreria Aribac, Milano.
Video diretta dell’evento.
“Otto donne, come i principali venti della Rosa dei venti. Otto progetti portati avanti con pazienza e determinazione da cooperanti, imprenditrici, artiste, insegnanti, professioniste e madri. Un intreccio di storie ed esperienze, “guidate dal vento”. Nella prospettiva di tornare a pensare matriarcale, di liberare quel femminile che appartiene a tutti e che ci unisce nelle diversità, dove ognuno è maestro e si cresce insieme, costruendo un divenire di rigenerazione”.
Marzia Alati, educatrice, operatrice artistica/teatrale, formatrice, ha incontrato e raccolto le esperienze di otto donne nel suo libro “Guidate dal Vento. Donne che generano cambiamento” ed è sempre ben felice di poter raccontare il percorso che l’ha condotta a realizzare questo libro, gli intrecci e le storie che lo compongono.
La Corte della Carta, nell’ambito del progetto europeo Muses erasmus+, con la preziosa collaborazione di Libreria Aribac, ha proposto un incontro con Marzia aperto al pubblico, durante il quale l’autrice ha presentato il suo libro e stimolato la condivisione tra i e le partecipanti, anche attraverso la proiezione di un video, l’esposizione di opere di fotocollage e un breve workshop di scrittura condivisa. L’intento, attraverso l’intreccio del progetto Muses con l’esperienza di Marzia, è stato quello di arricchire la riflessione sugli stereotipi di genere, valorizzando gli aspetti legati al fare comunità, alla sorellanza e alla forza della cooperazione.
L’incontro si è svolto sabato 13 novembre 2021, dalle ore 17:00, presso Libreria Aribac, Milano.
Video diretta dell’evento.